venerdì 18 dicembre 2009

un gradito suggerimento...


Gli amici di the Hub di rovereto ci lanciano 
questa idea dal loro blog!

Grazie, e...
vi consigliamo un'occhiata alla loro proposta!

giovedì 17 dicembre 2009

film per bambini in biblioteca...

Sabato 19 dicembre, alle ore 16


 OPOPOMOZ di Enzo D'alò

Napoli, Natale. In una pacifica e simpatica famiglia si sta per celebrare in allegria un Natale doppio: la notte del 24 nascerà un bimbo, proprio nel giorno di Gesù Bambino. Tutti sono pronti a festeggiare l'evento, tranne Rocco, geloso del futuro fratello. Tre diavoletti pasticcioni faranno di tutto per tentare di impedire la nascita del neonato e, al tempo stesso, di Gesù Bambino...



Martedì 22 dicembre, alle ore 16


MIRACOLO NELLA 34a STRADA



Vincitore nel 1947 dell'Academy Award per il Migliore attore non Protagonista (Edmund Gwenn), la migliore Storia Originale e la Migliore Sceneggiatura, questo racconto di fede, fantasia e amore rimane un classico fuori dal tempo, uno dei film natalizi più teneri e amati


Ingresso libero e gratuito. 

È gradita la prenotazione presso la biblioteca 

(tel.0464/573806)

lunedì 14 dicembre 2009

microgalleria


...ci vuole ben poco, eppure è sempre tanto!

La microgalleria di Pescara, 12 metriquadrati velocissimi, dove le presentazioni, gli happening e le mostre durano il tempo necessario per essere godute e non impolverarsi!
Per quest'autunno, l'associazione che la gestisce proopone una serie di appuntamenti fissi che vedrà protagonista il viaggio nel microcosmo femminile.
Una microgalleria lampo che durerà solo poche ore per poi riaprire con un’altra idea e un altro concept esposto.

“La Microgalleria è talmente piccola che si può visitare anche da fuori – spiega il direttore artistico Marco Mazzei – Vorrei che diventasse un nuovo spazio di promozione per quegli artisti che vogliono dialogare con la città. Le opere e le performance che verranno ospitate nella Microgalleria diventeranno così fruibili dal di fuori del luogo fisico in cui si trovano”.
http://www.microgalleria.com/

venerdì 11 dicembre 2009

Il broccolo è servito...


Cari amici e amiche di su!riva,
a Torbole ( ma anche a Riva, Arco e Nago), il famoso broccolo è servito!

Grazie al comitato "Il broccolo di Torbole", sabato 12 e 19 dicembre al porto di Torbole dalle ore 10.30 alle 12.30, assaggi gratuiti di broccoli con carne salada e pesce.
Alcuni ristoranti della zona, poi , propongono menù a tema.
info allo 0464 505059, 0464 505075, 329 1544418.

Ci fa piacere segnalarvi l'iniziativa, anche perchè del broccolo abbiamo parlato con Andrea Miorandi della condotta slow food della Vallagarina, come uno dei prodotti di eccellenza della nostra zona. Sappiamo che salvaguardare il prodotti dell'agricoltura significa occuparci del nostro territorio, quindi mangiamo con la pancia e con la testa!

Buon appetito a tutti.

P.S.
Vi ricordiamo l'appuntamento in biblioteca a Riva il 18 alle 18, con un libro da donare, un consiglio, una critica, un'idea. Vi aspettiamo!


venerdì 4 dicembre 2009

auguri di natale


Cari amici e amiche di suriva!,
un altro spazio per incontrarci e scambiarci le opinioni di questo primo viaggio compiuto insieme, ve lo proponiamo per il 

18 dicembre alle ore 18 
in Biblioteca a Riva.

Sarà un'occasione per confrontarci, scambiare opinioni, idee, critiche, auguri e...libri.
L'idea è che ognuno porti in dono un libro da regalare a un altro, in modo da scambiarci i nostri punti di vista sulla lettura, e non solo!
Aspettiamo voi, le vostre idee e la vostra voglia di partecipare.


giovedì 3 dicembre 2009

film festival del garda

Cari amici e amiche di suriva!

siccome il lago non finisce alla casa della trota e a tempesta, vi segnaliamo, a salò e gardone, la terza edizione del film festival del garda.
di seguito il link per informazioni approfondite, e in allegato il programma.


questo invece il link ad un articolo che spiega in modo esauriente di cosa si tratta.


Se qualcuno sarà presente, sarebbe bello che ci raccontasse com'è andata.
Buona visione.

martedì 24 novembre 2009

libreria a tempo a milano


La prima libreria “a tempo” di Milano inaugura il 24 novembre in piena

zona Tortona, in via Savona 17/5 ma apre già il 18 novembre.

“A tempo” perché è già prevista una data di chiusura (18 marzo 2010),

121 come i giorni di apertura al pubblico.

121 è un progetto momentaneo di Corraini BOX e ABOOK di Fabio

Castelli, collocato in via Savona fra la Design Library e lo studio Corraini di

via Montevideo.

121 proporrà al pubblico:

• una selezione di libri di design, architettura, arte, fotografia, moda,

illustrazione, cucina, giardini e architettura del paesaggio, piccoli oggetti di

design e una particolare attenzione dedicata ai libri per bambini.

Nella convinzione che il panorama editoriale sul mercato sia voluminoso

e difficile da affrontare, compito dei librai è anche quello di effettuare

una scelta e proporvi i titoli e gli editori più interessanti: una selezione

naturalmente “di parte”!

• un rinnovo costante dell’offerta di libri e oggetti, a giudizio dei librai: ad

ogni visita sarà possibile scoprire le novità più inaspettate.

• un ricco calendario (disponibile a breve) di appuntamenti, incontri,

laboratori ed eventi, per adulti e bambini.

• un orario di apertura a misura di aperitivo: dalle 10.30 alle 20.30

• un arredamento temporaneo d’autore, messo a disposizione da importanti

aziende di design che hanno deciso di partecipare in questo modo al

progetto.



http://www.corraini.com/


venerdì 20 novembre 2009

CINEMA OFF

Buongiorno a tutti!
Ecco il programma che vi avevamo promesso...




















giovedì 26 novembre, ore 21.00
Il vento fa il suo giro
introduce Andrea Miorandi
Condotta Slow Food della Vallagarina
***
sabato 28 novembre, ore 17.00
Ponyo sulla scogliera
una proposta per i + giovani
***
giovedì 3 dicembre, ore 21.00
Focaccia Blues
introduce Manuela Bonetti
GAS GOS (gruppo acquisto solidale) di Bolognano
***
giovedì 10 dicembre, ore 21.00
Mondovino
introduce Stefano Bonamico,
produttore Olio biologico
***


I posti al Villino Campi sono limitati, quindi sarebbe meglio prenotare allo 0461 493763 dalle 9.00 alle 12.00.
Vi aspettiamo!

mercoledì 18 novembre 2009

...prossimamente su alcuni schermi...

CARI AMICHE E AMICI DI SU!RIVA,

contrariamente a quanto potreste pensare, non siamo scomparse, ma
stiamo lavorando per portarvi una proposta pratica.
Non vogliamo però lasciar cadere l'entusiasmo che ci ha portato ad
incontrarci il mese scorso in biblioteca.
Per questo abbiamo pensato di creare uno spazio dove incontrarci di
nuovo, e inattesa di un nuovo cinema, potere fare 4 chiacchiere prima
della visione di un buon film.

Il Villino Campi gentilmente ci ospita e grazie anche alla aiuto della
Biblioteca di Riva, del Caffè Letterario di Arco e di tanti altri,
abbiamo pensato a un breve percorso di film sulla sostenibilità. Ci
piacerebbe che ogni incontro fosse introdotto da una persona e
concluso con un piccolo assaggio. Per i bambini e i ragazzi, abbiamo
pensato una data speciale, nel pomeriggio. Il programma delle serate
sarà definito domani, poi lo inoltreremo a tutti.

Le date sono

26 novembre ore 21.00
28 novembre ore 17.00
3 dicembre ore 21.00
10 dicembre ore 21.00

In generale, se avete delle idee o delle proposte, sono ben accette,
se non per questa volta, per una prossima che verrà.

Vorremmo continuare a coltivare insieme la curiosità e l'amore per la
cultura in tutte le sue forme. In più, stiamo preparando una piccola
sorpresa per salutarci a Natale...

attendiamo le vostre risposte e ....passate parola!

E questa sera alle 19.30 ca. sintonizzatevi su RaiTre, si parlerà di noi!

sabato 17 ottobre 2009

Bar libreria Knulp a Trieste

Anche a Riva una libreria Knulp?

"Un'idea nuova nel panorama dei locali della città di Trieste. Un bar, una libreria, un punto internet, uno spazio espositivo, tutto all'interno di un unico locale, situato a due passi dai luoghi di interesse storico della città, così da accogliere nel migliore dei modi il curioso turista che ama scoprire le molteplici sfaccettature che la città sa offrire. E' un'oasi per colui che, dopo aver calpestato strade e vicoli, sente il bisogno di ristorarsi mentalmente e fisicamente, avendo anche la possibilità di comunicare emozioni a chi si trova lontano, è l'angolo giusto per lo studente che cerca concentrazione o che la vuole abbandonare, è lo spazio perfetto per chiunque voglia trovarsi a casa, al di fuori delle proprie quattro mura. E' un punto d'incontro, di scambio, d'arte e di poesia, di lettura ed informazione, ma anche di scoperta e degustazione di prodotti il cui consumo avvantaggia chi cerca di uscire da situazioni di degrado e sfruttamento. Se pensi che ci si debba fermare, almeno un attimo, a pensare, per abbandonare l'inutile frenesia, l'assurda ed ansiosa ricerca del nulla, se ti trovi dalle nostre parti, passaci a trovare. Sarai il benvenuto."

http://www.knulp.it/


lunedì 12 ottobre 2009

degustibooks, il Trentino e altri spunti

Per chi è appassionato e ha tempo, questo fine settimana a Firenze, alla Fortezza da Basso, un' iniziativa interessante, che riunisce due aspetti della cultura che a noi, e forse anche a voi, piace mettere insieme.



http://www.degustibooks.it/index.php#



deGustiBooks è la rassegna che riunisce produzioni enogastronomiche e libri di qualità; un'occasione di incontro con artigiani del gusto e editori in quattro giorni di degustazioni, incontri con gli autori, food show, presentazioni di libri, laboratori, convegni.La formula, che nelle due precedenti edizioni ha incontrato uno straordinario successo di pubblico e un ottimo consenso da parte degli operatori del settore, prevede un'ampia gamma di possibilità di partecipazione per gli editori, gli enti, le associazioni, le aziende: dalla presenza con i propri prodotti in uno spazio attrezzato e autogestito alla realizzazione di piccoli eventi creati su misura a seconda delle caratteristiche delle produzioni (degustazioni guidate, presentazioni di libri e prodotti, cucina dal vero).



Un amico di SuRiva! ci invia anche due altri riferimenti interessanti, che vi giriamo ringraziandolo per la partecipazione:



una è la libreria Holden di torino (legata alla scuola omonima): http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/07/Baricco_per_fare_una_buona_co_0_0011077427.shtml

-la seconda è una realta piccolissima e bellissima sull'isola di Stromboli: http://nomadistanziali.wordpress.com/2009/04/26/una-libreria-unisola-un-sogno-un-vulcano/


La storia della libreria di vulcano è bella, e per certi versi risponde ai dubbi sul fatto che Riva e la Busa possano offrire una massa critica sufficiente per sostenere un'iniziativa che sia qualcosa più che commerciale. Un commento interessante di Luca Zanin lo trovate oggi 12 ottobre nel bell'articolo che il Trentino ci dedica nella cronaca di Riva e Arco.

Grazie al Trentino (e anche all'Adige, nei giorni scorsi) dell'incoraggiamento e dell'interesse!

martedì 6 ottobre 2009

lo yeti e le cooperative

Care Amiche e Amici di SuRiva!,
stiamo lavorando per cercare di capire quale sia la formula migliore per sviluppare il progetto di cui abbiamo parlato insieme. Ci siamo addentrate nella giungla delle cooperative trentine, piene di ramificazioni, dell'agenzia del lavoro e dell'ufficio pari opportunità della regione, per chiarirci le idee...e per raccontare a voi quel che abbiamo capito in questo percorso.
A tra poco, nel frattempo vi facciamo conoscere una libreria caffè a Roma: lo Yeti , che ci invia parole di incoraggiamento:

Siate autonomi il più possibile e legatevi alla gente del territorio.
Se farete un posto vostro cercate di fare qualcosa che porti a contatto dei
libri anche persone che normalmente non lo fanno: un po' di musica, un baretto,
cucina bio o quant'altro è nelle vostre corde.
Spero prima o poi di ricevere buone e sorprendenti notizie. ciao, Daniele



http://www.loyeti.org



venerdì 2 ottobre 2009

il comunicato ufficiale!

Un'occasione di incontro positivo e propositivo, quella di ieri sera 1 ottobre alla Biblioteca di Riva del Garda. Il passaparola di un gruppo di amiche è riuscito a riunire più di 60 persone intorno al sentito tema della chiusura della libreria storica della città, e più in generale della realtà culturale locale. La provocazione lanciata era quella di una cooperativa libraria che si concretizzasse, anche solo simbolicamente, grazie a una grande partecipazione dei cittadini, non solo di Riva, ma del Basso Sarca.

Si è trattato di un incontro di liberi cittadini, diversi per età e interessi, ognuno portatore di una idea di spazio per la cultura. Questo infatti è stato chiesto di esprimere durante la serata, una propria visione di un luogo fisico dove scambiare esperienze leggere e profonde, letture e opinioni, libri e ricette, dove raccontarsi e dove ascoltare le parole degli altri.

Già ieri sera Marisa, libraria appassionata di Predazzo, ha raccontato il suo percorso, partito da un sogno cooperativo e arrivato ad essere un'importante riferimento di scambio culturale nella sua zona.

In effetti, dalla serata è emerso forse proprio il bisogno di uno spazio fisico, catalizzatore delle già molte energie in gioco, dove far incontrare i molti vissuti privati per mescolarli nella comunità.

L'idea abbastanza diffusa del sentire comune è dunque una libreria aperta, mescolata al contemporaneo per l'uso di internet, per la possibilità di trovare musica e video, ma anche editoria minore, editoria locale. Al contempo, aperta all'esterno per incontri, cineforum, presentazioni, ospitalità alle associazioni. Insomma, un posto dove raccogliere il fermento che ora sembra scivolare via senza riuscire a concretizzarlo.

Forse una sorta di agenzia culturale, che riesca a mantenere un equilibrio tra pubblico e privato, relazionandosi anche con le amministrazioni e con gli altri operatori culturali, anche di Rovereto e Trento, inserendosi in un circuito più ampio?

E' indispensabile la dicotomia tra spazio commerciale e spazio culturale aperto, o le due realtà possono trovare modo di convivere? Importante è sottolineare la necessità di creare un luogo il più possibile aperto e non elitario, dove chiunque possa fermarsi anche solo per il gusto di sfogliare un libro o sentire l'ultima opinione su un film, o perchè no, anche solo per un caffè e una fetta di torta in un ambiente accogliente.

Le anime erano molte, le idee anche e fortunatamente non è mancata nemmeno la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona, chi con idee, chi con il tempo che con la passione e chi anche economicamente.

Nel blog creato per SuRiva!, www.suriva.blogspot.com, sono pubblicati alcuni dei commenti raccolti in serata, e in seguito verrà aggiornato con suggerimenti e commenti che eventualmente chi vorrà potrà aggiungere, inviando una mail a rivadg@gmail.com.

Sul blog verranno poi comunicate le date degli incontri successivi e delle evoluzioni di quest'avventura che ci appassiona.


Le amiche e gli amici di SuRiva!

Loperfido e Panizza sull'Adige per le librerie trentine

da l'Adige 19.09

Le librerie muoiono in totale silenzio

Pino Loperfido

Guardi, sono veramente demoralizzata. Mi arrendo. Chiudo». Questo il commento di una storica libraia di Riva del Garda che dopo anni di onorato servizio è costretta a chiudere i battenti dalla pressione della concorrenza. Stesso destino per la libreria per ragazzi «Il pesciolino d'oro» di Via Roggia Grande a Trento, a soli 24 mesi dall'apertura.

Anche il Trentino, insomma, paga lo scotto della crisi dei consumi, del caro affitti, ma soprattutto dell'avvento dei grandi magazzini del libro, megastore, supermercati e quant'altro. Un vero e proprio valzer degli addii che sta attraversando la nostra Penisola. Le piccole librerie indipendenti stanno chiudendo e, se non chiudono, vengono acquisite dalle grandi catene e riconvertite in megastore, appunto. Il mercato è diventato estremamente aggressivo. Questi «grandi magazzini del libro» possono permettersi sconti incredibili, e i piccoli in questo sistema malato non possono competere. Tuttavia non vogliamo cedere alla tentazione di un luogo comune abbastanza diffuso, secondo il quale le piccole librerie sono posti magici e romantici e i megastore sono volgari, orribili. Luoghi vitali; limitati, ma portati avanti con sapienza artigianale e passione i primi, impersonali e accoglienti come un duty free dell'aeroporto di Singapore i secondi. La verità si colloca certamente nel mezzo. Quasi nel mezzo. Difficile e pericoloso, dunque, generalizzare. Ognuno è comunque libero di preferire la completezza dell'offerta alla competenza e all'esperienza del libraio, i vantaggi di una allettante tessera-punti alla condivisione di una passione, l'aria condizionata alla fascinosa polvere, Faletti e Larsson a Buzzati e Pavese. Il problema, per quanto riguarda la realtà trentina e per tutte le altre isole culturali regionali, è un altro. La scomparsa delle nostre librerie storiche ha una conseguenza devastante: il rischio di portare all'estinzione della cultura locale. O meglio, di privarla del veicolo essenziale affinché essa venga trasmessa alla gente: le librerie. I grandi megastore ospitano malvolentieri i libri locali. I distributori devono sovente fare il diavolo a quattro per convincerli a tenere in vetrina un Gorfer, un Rogger o un Faganello. Stendiamo un velo pietoso sulla competenza di certi commessi, che spesso rispondono alle richieste dei clienti con l'aria di chi non ha ancora capito esattamente cosa diavolo si vende lì dentro. Convincerli a cercar di convincere i responsabili a tenere un libro trentino tra i grattacieli di Camilleri e Brown è un'attività avvilente. Pare insomma di domandare la luna. Facciamo i nostri migliori auguri a tutti i librai che combattono ogni giorno, con tenacia la loro battaglia (compresi certi piccoli franchising che si prendono a cuore i prodotti locali), ma non è difficile prevedere che presto non vi sarà più spazio per una diffusione della cultura trentina. Il libro è il veicolo culturale per eccellenza. È attraverso le pagine di un romanzo o di un saggio storico che si trasmette ai posteri l'identità di un popolo. A fronte di quanto detto, suscita una certa curiosità il silenzio della Provincia autonoma di Trento. Impegnata su fronti molteplici dell'economia a sostenere, foraggiare e incoraggiare le attività più diverse, pare davvero strano che ancora nulla di concreto si sia pensato di fare per arginare la scomparsa delle piccole librerie. Pare fin troppo ovvio quanto bisogno ci sia di una legge che regolamenti il mercato, un po' come avviene in Francia. E la nostra natura di provincia autonoma ci permetterebbe anche di non dover attendere la burocrazia romana prima di fare qualcosa di concreto. Quindi… Sovvenzioni particolari a chi decide di aprire una libreria (soprattutto) di libri trentini, sgravi fiscali, contributi a fondo perduto per il pagamento degli affitti, obbligo per i megastore di destinare un minimo di esposizione ai libri locali, curare la distribuzione regionale ed extra regionale dell'editoria trentina. Le strade per aiutare le piccole librerie indipendenti sono tante e tutte percorribili. Per intanto ci auguriamo che possa sorgere un dibattito e che la Provincia, ovvero l'assessorato alla Cultura possa fornirci delle rassicurazioni. I libri che parlano di noi e della nostra storia siamo noi stessi che aspiriamo all'eternità.


da l'Adige 23.09

Ho letto con molta attenzione ed anche con un senso di gratitudine l'intervento di Pino Loperfido apparso sull'Adige di sabato scorso. L'attenzione nasce dalla profondità dell'analisi e dall'esattezza della diagnosi che l'Autore fa del settore delle librerie in Trentino; la gratitudine emerge da terapie consigliate dallo stesso Loperfido. Terapie che vanno nella direzione degli interventi già messi in atto dal mio assessorato, sulla scorta di quanto emerso da un interessante e proficuo incontro con i rappresentanti dell'Associazione dei Librai trentini, suggerendone altri che verranno esaminati con la dovuta considerazione. La questione fondamentale che Pino Loperfido pone è la necessità di salvaguardare le piccole librerie a conduzione diretta, sia quelle che operano in città sia quelle che lavorano nei piccoli centri. Salvaguardia che deve riconoscere il ruolo sociale che le librerie svolgono per la divulgazione culturale, in particolare per quanto riguarda la produzione editoriale locale. Le misure che Loperfido propone, per la verità, mi sembra vadano, più che verso il sostegno alla produzione libraria «trentina», nella direzione dell'aiuto all'impresa, e su questo come assessore alla cultura poco potrò fare, ma porrò la questione all'interno delle sedute di giunta economica. All'Associazione dei Librai ho suggerito alcune proposte e li ho stimolati ad organizzare, garantendo il necessario sostegno economico, iniziative a carattere promozionale, che siano rassegne editoriali, giornate dedicate al libro, serate in biblioteca, incontri a scuola e nei circoli, rubriche o altro. Mi sento anche di ricordare, in aggiunta a quanto già detto dall'Autore dell'editoriale, che il mio assessorato ha già deciso di attivarsi per individuare gli strumenti più idonei sul versante del sostegno ai consumi culturali, tra quali rientra senza alcun dubbio l'acquisto di libri, giornali, ecc., ma anche, ad esempio, la disponibilità dei mezzi di informazione (penso alle rubriche radiofoniche o televisive) e delle strutture pubbliche (biblioteche e sale di pubblica lettura) per la presentazione delle novità editoriali, perché è solo conoscendo un nuovo libro che il potenziale lettore è portato a cercarlo in una libreria per aggiungerlo alla sua collezione. Va detto, peraltro, che il mio assessorato dall'entrata in vigore della legge 12 del 1987 è sempre intervenuto a sostegno dell'offerta editoriale locale attraverso l'acquisto dei volumi editi dalle case editrici trentine e da altri soggetti e per la maggior parte si tratta proprio di libri che trattano argomenti legati alla nostra terra. Questi volumi sono destinati, primariamente, alle biblioteche del Trentino. Per quel che riguarda i consumi culturali, però, sarebbe indispensabile avere un quadro generale di come si muova il consumatore trentino in questo settore (libri, giornali, teatro, cinema, danza, conferenze, ecc.) e sulla base dei dati raccolti decidere quali investimenti effettuare. Faccio un esempio. Se è vero - come purtroppo è - che i trentini leggono poco rispetto ad alcune regioni europee, si tratta di capire come invertire questa tendenza, partendo ad esempio dai giovani. E qui il ruolo delle biblioteche come luoghi di promozione della cultura e della lettura diventa centrale e determinante ed è nella direzione del potenziamento di questa funzione che bisogna muoversi con urgenza e concretezza. È comunque una direzione, questa, che abbiamo già imboccato di concerto con l'intero sistema bibliotecario provinciale. In generale c'è da dire che, seppure in presenza di enunciazioni di principio secondo le quali ad esempio la cultura dev'essere considerata uno dei fattori di sviluppo sia sociale che economico, l'industria culturale (editoria, cinematografia, ecc.) non sembra essere considerata in modo significativo come uno dei settori su cui puntare e investire. Ad esempio il Trentino è sprovvisto, a differenza di quel che avviene in altre regioni tipo la Sicilia, di una legge sull'editoria che permetta a questo settore di affrancarsi dal mercato strettamente locale così come oggi accade. Solo con la nuova legge sulla cultura si è prestato attenzione al settore degli audiovisivi, che in alcune parti d'Italia è uno dei settori su cui si punta maggiormente sul piano dello sviluppo economico (basti pensare che la maggior industria culturale nel mondo è quella legata al cinema e ai prodotti audiovisivi). Ecco perché in Trentino varrebbe la pena di cominciare seriamente a discutere con tutti i «portatori di interesse» in campo librario-editoriale, compreso il mondo della scuola, per concordare una serie di linee di azione comuni che potrebbero sfociare appunto in un organico provvedimento legislativo. Un ultimo interessante spunto emerge dall'articolo dell'Adige quando Pino Loperfido introduce nel ragionamento l'idea che le piccole librerie assolvono, in realtà, non solo il ruolo culturale che è la loro «mission» principale, ma anche una funzione più estesamente sociale, che giustificherebbe un sostegno alla loro attività, in modo non solo da scongiurarne la chiusura, ma addirittura da potenziarne la presenza sul territorio. Siamo nel pieno di quello che giorni fa, rispondendo ad altre sollecitazioni giornalistiche, avevo definitivo «welfare culturale» meritevole di sostegno e di interventi pubblici alla pari di altre forme di assistenza. E che la cultura sia uno dei fattori più importanti e centrali per definire la qualità della vita lo dicono molte e recenti indagini. 

Franco Panizza 

È Assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione


60 sogni si sono incontrati

Ieri sera nella sala della Biblioteca eravamo 60 amiche e amici, con idee e sogni diversi, è stato bello ritrovarsi e confrontarsi. Alcuni hanno lasciato il proprio pensiero sugli spazi culturali che immaginano per Riva, tutti hanno scritto di essere disposti ad investire tempo ed energie per un progetto culturale, qualcuno ha pensato anche ad un investimento economico :

"certo la libreria in coperativa è un sogno, ma sognare fa bene. Comunque un luogo che ci mette in rete, che faccia trasparire l'amore, la passione per la nostra città"

"brave, sognare fa bene, ne abbiamo tutti bisogno. Immagino la Spiaggia degli Olivi gestita dai cittadini come spazio di aggregazione culturale e di divertimento"

"un teatro multifunzionale, aperto anche a chi fa teatro sperimentale, multimediale. Non un contenitore anonimo per pubblici estraniati che acquistano gli spettacoli a scatola chiusa"

"un sogno è il caffè letterario, attività commerciale/sociale unita alla cultura/vendita di libri e manifestazioni collegate"

"aggregazione culturale ma anche di intrattenimento"

"ritorno di proposte di qualità"

"cinema, teatro, libreria, punto d'incontro culturale"

"libreria, cinema, teatro, non mancano manifestazioni ma spazi"

"libreria, cinema, centri di aggregazione. Mi piacerebbe una libreria con un punto di incontro dove si parla di viaggi, si espongono fotografie"

"cineforum, luoghi di aggregazione culturale"

"un piccolo teatro, cinema, una bella libreria, che può servire per incontri culturali, con autore, uno spazio per passare dei bei momenti"

"un cinema, un teatro, una libreria come punto d'incontro e scambio opinioni su autori e letture"

"uno spazio commerciale che possa diventare centro nevralgico di divulgazione culturale, musicale, libraria, artistica"

"teatro, laboratorio di danza, cineforum, booksand coffee...sono solo un'illusa"

"in realtà non ho un'idea precisa, ma sicuramente un luogo fisico dove ci possa essere lo scambio intellettuale, creativo e costruttivo"

martedì 29 settembre 2009

Incontro 1° ottobre c/o Biblioteca di Riva

Devi esserci anche tu il 1° ottobre alle 20.30
in Biblioteca a Riva, dove si terrà un incontro per parlare della
chiusura della libreria Mappamondo e di un sogno: una cooperativa di cittadini che gestisca un nuovo tipo di libreria, ma non solo...

Perchè il ruolo di una libreria non sia solo quello di vendita di libri, ma anche luogo promotore di cultura e spazio partecipato di idee e confronto fra singoli, associazioni e realtà educative del territorio
.