Un'occasione di incontro positivo e propositivo, quella di ieri sera 1 ottobre alla Biblioteca di Riva del Garda. Il passaparola di un gruppo di amiche è riuscito a riunire più di 60 persone intorno al sentito tema della chiusura della libreria storica della città, e più in generale della realtà culturale locale. La provocazione lanciata era quella di una cooperativa libraria che si concretizzasse, anche solo simbolicamente, grazie a una grande partecipazione dei cittadini, non solo di Riva, ma del Basso Sarca.
Si è trattato di un incontro di liberi cittadini, diversi per età e interessi, ognuno portatore di una idea di spazio per la cultura. Questo infatti è stato chiesto di esprimere durante la serata, una propria visione di un luogo fisico dove scambiare esperienze leggere e profonde, letture e opinioni, libri e ricette, dove raccontarsi e dove ascoltare le parole degli altri.
Già ieri sera Marisa, libraria appassionata di Predazzo, ha raccontato il suo percorso, partito da un sogno cooperativo e arrivato ad essere un'importante riferimento di scambio culturale nella sua zona.
In effetti, dalla serata è emerso forse proprio il bisogno di uno spazio fisico, catalizzatore delle già molte energie in gioco, dove far incontrare i molti vissuti privati per mescolarli nella comunità.
L'idea abbastanza diffusa del sentire comune è dunque una libreria aperta, mescolata al contemporaneo per l'uso di internet, per la possibilità di trovare musica e video, ma anche editoria minore, editoria locale. Al contempo, aperta all'esterno per incontri, cineforum, presentazioni, ospitalità alle associazioni. Insomma, un posto dove raccogliere il fermento che ora sembra scivolare via senza riuscire a concretizzarlo.
Forse una sorta di agenzia culturale, che riesca a mantenere un equilibrio tra pubblico e privato, relazionandosi anche con le amministrazioni e con gli altri operatori culturali, anche di Rovereto e Trento, inserendosi in un circuito più ampio?
E' indispensabile la dicotomia tra spazio commerciale e spazio culturale aperto, o le due realtà possono trovare modo di convivere? Importante è sottolineare la necessità di creare un luogo il più possibile aperto e non elitario, dove chiunque possa fermarsi anche solo per il gusto di sfogliare un libro o sentire l'ultima opinione su un film, o perchè no, anche solo per un caffè e una fetta di torta in un ambiente accogliente.
Le anime erano molte, le idee anche e fortunatamente non è mancata nemmeno la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona, chi con idee, chi con il tempo che con la passione e chi anche economicamente.
Nel blog creato per SuRiva!, www.suriva.blogspot.com, sono pubblicati alcuni dei commenti raccolti in serata, e in seguito verrà aggiornato con suggerimenti e commenti che eventualmente chi vorrà potrà aggiungere, inviando una mail a rivadg@gmail.com.
Sul blog verranno poi comunicate le date degli incontri successivi e delle evoluzioni di quest'avventura che ci appassiona.
Le amiche e gli amici di SuRiva!
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